Migranti nell’assicurazione invalidità. Bassa condizione sociale, stato di salute e rischio d’invalidità - Un confronto tra la popolazione di nazionalità svizzera e quella straniera proveniente dai Paesi dell’ex Iugoslavia e dalla Turchia
I cittadini turchi residenti in Svizzera presentano un tasso d’invalidità tre volte superiore rispetto agli svizzeri, gli ex iugoslavi un tasso doppio. Se la percezione notevolmente peggiore del proprio stato di salute da parte di entrambi i gruppi di migranti permette di spiegare in gran parte le differenze riscontrate, la bassa condizione sociale, da sola, ha invece un potere esplicativo molto esiguo. È quanto emerge da uno studio commissionato dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali al Büro für arbeits- und sozialpolitische Studien (Büro BASS) al fine di analizzare la situazione dei migranti provenienti dalla Turchia e dall’ex Iugoslavia nell’assicurazione invalidità. I dati utilizzati per le analisi statistiche, eseguite mediante modelli logistici multivariati, provengono da due fonti: mentre la rilevazione «Sicurezza sociale e mercato del lavoro» (SISOMEL) è servita a verificare l’ipotesi dell’esistenza di un nesso causale tra la bassa condizione sociale e professionale e l’invalidità, le informazioni del «Monitoraggio sullo stato di salute della popolazione immigrata in Svizzera» sono state utilizzate per cercare di spiegare i tassi d’invalidità più elevati dei gruppi di migranti esaminati.