La nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC) ha segnato nel 2008 il passaggio di proprietà delle strade nazionali dai Cantoni alla Confederazione, la quale è responsabile anche del relativo esercizio. I 24 uffici cantonali esistenti sono stati raggruppati in 11 unità territoriali, cui attualmente competono la manutenzione corrente e gli interventi di manutenzione edile esenti da progettazione. L’Ufficio federale delle strade (USTRA) assegna loro l’incarico di svolgere questi lavori mediante una convenzione sulle prestazioni.
Per i costi delle prestazioni di manutenzione corrente fornite dalle unità territoriali, l’USTRA eroga un importo globale pari a circa 230 milioni di franchi all’anno. A ciò si aggiungono i costi degli interventi di manutenzione edile esenti da progettazione, che ammontano a circa 60 milioni di franchi all’anno e vengono indennizzati in base ai costi effettivi.
Nel 2017, il Controllo federale delle finanze (CDF) ha condotto una verifica sull’economicità della fornitura delle prestazioni da parte delle unità territoriali nonché sull’attività di sorveglianza dell’USTRA. In totale sono stati esaminati cinque settori tematici: basi legali, controlling, «make or buy» (prestazioni di terzi), acquisti pubblici coordinati e ottimizzazione strutturata delle unità territoriali.
Le basi legali limitano la concorrenza e l’economicità
La legge federale sulle strade nazionali (LSN) promuove la manutenzione e l’esercizio delle strade nazionali e delle loro installazioni tecniche secondo criteri economici. A tale scopo la Confederazione deve concludere delle convenzioni sulle prestazioni con i Cantoni o con enti da essi costituiti. Soltanto se per determinate unità territoriali nessun Cantone o nessun ente è disposto a concludere una convenzione sulle prestazioni, la Confederazione può affidare l'esecuzione a terzi. In questo modo i Cantoni godono di una sorta di «diritto di prelazione» che, nel sistema vigente, ostacola ampiamente la concorrenza. Tale situazione è l’espressione di una volontà politica. Infatti, nel dibattito politico sulla NPC, alla perdita di sinergie derivante da una parità di trattamento tra Cantoni e terzi è stato attribuito un peso maggiore.
La decisione di suddividere la rete stradale nazionale in 11 unità territoriali è stata principalmente politica. Secondo la legge, il Consiglio federale è competente per la delimitazione delle unità territoriali e decide in merito all’assegnazione qualora più Cantoni si candidino per l’esercizio di un’unità territoriale.
Il CDF è del parere che il Consiglio federale debba sfruttare maggiormente le sue competenze e il suo margine di manovra sul piano legislativo nell’ambito della fornitura delle prestazioni secondo criteri economici.
Riduzione dei costi amministrativi nel settore controlling e reportistica
Negli ultimi anni, con l’attuazione del progetto per la conclusione della convenzione sulle prestazioni (ALV14/CAP14), l’USTRA ha introdotto numerosi miglioramenti e ha realizzato risparmi nell’ordine di milioni di franchi.
Il CDF ritiene che nel settore delle prestazioni indennizzate mediante importo globale ci sia ancora del potenziale. Allo stato attuale, la reportistica annuale e i relativi costi possono essere ridotti. Le informazioni troppo dettagliate non sono più necessarie. La diminuzione dei costi amministrativi può avvenire sia presso l’USTRA sia presso le unità territoriali. Riducendo al minimo la reportistica, e quindi anche la quantità di dati da elaborare, si potrebbe trovare una soluzione più economica per quanto riguarda le banche dati dell’USTRA.
Secondo il CDF, intensificando i controlli delle tratte la qualità del lavoro fornito dall’USTRA può essere controllata a campione. La valutazione specifica di singole attività delle unità territoriali mira ad affermare una buona prassi. La fornitura economica delle prestazioni non deve essere soltanto oggetto di verifica, ma anche di promozione.
Rinegoziare il prezzo del sale per la manutenzione invernale
Le Saline Svizzere AG, di proprietà cantonale, detengono il monopolio della vendita, dell’importazione e del commercio del sale. In assenza di concorrenza, i prezzi sono da due a quattro volte più alti rispetto ai Paesi confinanti. Grazie alla distribuzione dei dividendi, i Cantoni in quanto azionisti beneficiano direttamente degli utili realizzati.
I cospicui utili delle Saline indicano che il prezzo del sale in Svizzera è troppo elevato. Secondo il CDF i prezzi devono essere rinegoziati. Se ciò non servisse ad abbassarli, bisognerebbe eseguire una verifica dei prezzi presso i fornitori riservandosi il diritto d’ispezione, in modo da concordare un prezzo conforme al valore di mercato. Il potenziale di risparmio annuo si aggira tra uno e due milioni di franchi.
Centralizzare le conoscenze specialistiche e l’attrezzatura
Le conoscenze specialistiche applicate al settore dell’esercizio e della sicurezza assumono un’importanza sempre maggiore. Il CDF raccomanda di verificare la fattibilità di una centralizzazione del know-how per unire le forze e accrescere l’economicità nella fornitura delle prestazioni future.
Anche per quanto concerne il settore della cura delle aree verdi o delle pulizie (due prodotti parziali la cui esecuzione è facilmente pianificabile), il CDF ravvisa un potenziale per intensificare la collaborazione tra le unità territoriali. Un’organizzazione centralizzata consentirebbe di ottimizzare il rendimento di personale e attrezzatura. Inoltre, la riduzione degli acquisti dell’attrezzatura rappresenterebbe un altro significativo contributo alla minimizzazione dei costi attuali.