Violenza giovanile: una guida per la prevenzione
Risse all’uscita dalle discoteche, regolamenti di conti a colpi di coltello, mobbing o molestie sessuali: la violenza giovanile può manifestarsi nelle forme più disparate. Non esiste una sola e unica soluzione per poter arginare questo problema dalle molteplici cause; quel che è certo, però, è che un intervento più capillare presso le famiglie, a scuola, per strada o nei luoghi del tempo libero dà buoni frutti.
In materia di prevenzione, gli interventi più costosi e con più risonanza non sono necessariamente efficaci. Spesso le misure migliori sono semplici e si riferiscono alla vita quotidiana: puntare sul lavoro relazionale, coltivare valori comuni, garantire la partecipazione delle persone interessate o limitare il consumo di alcol. Questi sono solo alcuni degli approcci presentati nella guida Criteri di buona pratica per la prevenzione della violenza giovanile in famiglia, a scuola e nello spazio sociale, elaborata da Carlo Fabian e Nadine Kaeser della Scuola superiore di lavoro sociale della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale.
La guida è uno strumento di lavoro affidabile e scientificamente fondato che si rivolge ai responsabili decisionali ed ai professionisti attivi direttamente sul campo (educatori, insegnanti, poliziotti ecc.). La pubblicazione serve a scegliere le misure più appropriate, a ripensare le pratiche esistenti o ad elaborare nuovi progetti di prevenzione.